Il segreto per andare al massimo

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non rischia di vestire un colore nuovo,
chi non parla a chi non conosce.

Troppo spesso ci lasciamo sfuggire l'opportunità di vivere appieno, finendo per rimanere intrappolati in una routine monotona e controllata. Sì, nella zona di comfort ci sentiamo al sicuro, ma alla fine, che cosa ci rimane? Quali esperienze ed emozioni intense, quali benefici tangibili apportiamo alla nostra vita e a quella delle persone che ci circondano?

Ho compreso che non possiamo rimanere fermi, semplicemente la vita non lo contempla tra le possibilità. Possiamo solo scegliere in che direzione andare: verso la crescita o verso la decadenza. Funziona così per i muscoli, se non li utilizziamo si indeboliscono, si atrofizzano (pensate a quando tolgono un’ingessatura), per i neuroni e le sinapsi cerebrali (i neuroscienziati la chiamano potatura), per le parole, per le abitudini. In fondo lo sappiamo anche noi, sappiamo che non è possibile ‘ dormire sugli allori’, che per mantenere un risultato è necessario di continuare ad impegnarsi, ad alzare l’asticella. Fermarsi sarebbe come pensare che una volta che riusciamo a sollevare 20 kg o fare 30 flessioni possiamo non allenarci più e mantenere il risultato,

La scrittrice brasiliana Martha Medeiros ci segnala il pericolo di restare ancorati alle abitudini della nostra zona di comfort e ci indica la strada verso una vita piena di significato.

È paradossale come la nostra cultura esalti l'azione, ma in realtà, attraverso abili strategie di marketing, ci spinga verso comportamenti apatici e consumistici. Vuoi relazioni più soddisfacenti? Bevi una bibita, mangia un gelato, scarica un'app. Vuoi provare emozioni intense? Guarda una serie TV, una dopo l'altra.

E come ti senti dopo aver mangiato quel gelato, bevuto quella birretta, dopo aver visto tutte le 12 puntate della tua serie preferita? Ti senti energica, motivata e pieno di voglia di fare? Oppure ti senti svuotata, intorpidita e privo di entusiasmo?

E cosa avrei realizzato?

Immagina come sarai tra 5 o 10 anni se continui a ripetere questi comportamenti. Agire sempre all’interno della tua zona di ‘confort’, procrastinare quello che ti fa provare una vertigine. Sono tutti modi per evitare di rischiare e di cadere (un altro grande tabu con temporaneo).

Ma ricordi quando ti sei innamorata per la prima volta? Senti ancora le farfalle nello stomaco, quel senso di vitalità e di energia che pervadeva la tua vita. Ti dirigevi verso l'ignoto e ogni momento era eccitante.

Ricordi quando eri bambina, quante volte sei caduta mentre giocavi e ti sei rialzata? Sai quante volte un campione di sci è caduto o quante volte Michael Jordan ha sbagliato un canestro?

Immagina come sarai tra 5 o 10 anni e quante meraviglie avrai costruito se solo ti permetti di osare un po' di più, proprio come suggerisce la scrittrice brasiliana.

Scopri il coraggio di essere felice e abbraccia l'incertezza con fiducia. Sii audace, sii coraggiosa e lasciati sorprendere dalle infinite possibilità che la vita ha da offrire.

Lentamente muore

chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non rischia di vestire un colore nuovo,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero al bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente,
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare.

Muore lentamente,
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore,
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
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“Il rapporto con il proprio padre è sacrosanto, anche se il padre è un mafioso incallito.”