Cervello multitasking
Multitasking è la capacità di fare più cose contemporaneamente. Parlare con qualcuno mentre camminiamo o guidiamo e intanto respirare, digerire, far rimarginare una ferita, regolare la temperatura corporea, sbirciare con la coda dell’occhio qualcuno di interessante che ci fa sorridere, far attenzione che non arrivi un camion mentre attraversiamo. Sono alcune esempi delle centinaia di funzioni che il cervello compie di continuo. La natura ci ha fornito più di un cervello, un intero sistema in cui ogni componente ha prerogative e funzioni diverse. Abbiamo così la possibilità di percepire la realtà da più angolazioni e di trovare soluzioni diverse, innovative, creative piuttosto che rispondere in una maniera determinata e ripetitiva come fanno organismi meno evoluti. Fantastico, non credi?
Ma, c’è anche un ma, questo in parte ci complica la vita. Ti è mai successo di essere combattuto nel prendere una decisione importante? Fare una lista dei vantaggi e svantaggi in un senso e nell’altro, ma non saper decidere? Un momento ti sembra meglio cambiare lavoro o lasciare il partner e il momento dopo sei in preda a mille dubbi e mal di pancia. Il fatto è che i tuoi cervelli la pensano in maniera diversa l’uno dall’altro. Quando invece sono integrati e quindi coerenti, la decisione viene da sé e ciascuno contribuisce a compiere le azioni adeguate in maniera fluida ed efficiente
Il più antico, il rettiliano, conta su un’esperienza di 4 milioni di anni, bada alla nostra sopravvivenza: cibo, sesso, sicurezza, territorio e alle funzioni corporee collegate. Un paio di milioni di anni dopo, con la comparsa dei mammiferi si aggiunge il sistema limbico, che ci apre al colorato mondo delle emozioni e delle relazioni. Per capire la differenza prova a giocare o a fare amicizia con una biscia oppure con un cavallo. Il terzo, la neo-corteccia, ci permette di ragionare in maniera astratta, di riflettere sul passato, di pianificare il futuro.
Un’ulteriore complicazione è che i tre livelli sono replicati in emisfero destro e emisfero sinistro che sono preposti a funzioni di percezione, elaborazione della realtà diverse, se non opposte. Per semplificare potremmo dire che il sinistro è analogico, lineare mentre il destro è olistico, creativo e intuitivo. Questo permette una visione e organizzazione dei dati in stereo.
Recentemente si è scoperto che quando si parla delle ragioni del cuore e delle risposte di pancia si è nel giusto. Nel cuore e nell’intestino, complessivamente, abbiamo circa 150gr di neuroni, più o meno 1/10 di quelli presenti nel cervello. Esiste un’intelligenza corporea che partecipa e collabora con le altre nel guidarci.
Un bel po’ complicato, vero? Ce ne siamo accorti infatti…
Come uscirne?
Ogni area ha modalità e linguaggi che le sono propri. Per comunicare in modo efficace è importante rivolgerci con modi specifici e linguaggio adatto all’area del cervello attiva al momento.
Per esempio, hai mai provato a far ragionare tuo figlio o il tuo partner in preda ad una forte emozione, rabbia, paura o altro? Ci sei riuscito?
Probabilmente non subito, hai dovuto aspettare che la persona ‘tornasse in sè’. A volte cercare di ‘spiegare’, di far ragionare è controproducente, intensifica lo stato d’animo dell’altro, soprattutto se è arrabbiato.
Al momento la neo-corteccia è letteralmente fuori uso, bypassata dai centri più antichi. E far ragionare un cobra non è cosa. Si può invece far ‘sentire’ la propria vicinanza, comprensione. Per prima cosa ascoltare, lasciando che l’altro racconti cosa lo turba. Annuire. Dirgli che lo capite. Usare un tono di voce dolce, basso, armonioso. Se il vostro grado di intimità lo permette, usate anche un tocco, leggero e amorevole, un abbraccio. Un dialogo da emisfero destro a emisfero destro . Cercare di rimanere, noi per primi, centrati e calmi. Respirando lentamente e profondamente. La nostra calma, grazie ai neuroni specchio, viene percepita e vissuta dall’interlocutore.
Queste semplici ma efficaci modalità sono valide anche nel dialogo interiore tra le nostre parti. Sia che si tratti di gestire un’emozione, di prendere una decisione, di prepararci per un obiettivo.